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Verso l’inizio del XX° secolo, nella regione di Francoforte, iniziò a diffondersi lo Schnauzer nano, quando ancora era conosciuto come Pinscher nano a pelo duro. Poiché esistevano forme, taglie e tipi diversi, e si aveva una mescolanza disordinata di cani a pelo duro, morbido e serico, non fu un compito facile creare una razza di cani piccoli, il cui aspetto esteriore e le qualità di carattere corrispondessero e quelle del suo fratello più grande, lo Schnauzer
Originariamente lo Schnauzer era utilizzato nella Germania del Sud come cane da scuderia, che si sentiva perfettamente a suo agio in compagnia dei cavalli. Pieno di zelo, spiava i roditori e li uccideva in un batter d’occhio, il che gli valse, nel linguaggio popolare, il soprannome di “cane da topi”. All’epoca della fondazione del club del Pinscher e Schnauzer nel 1895, portava ancora il nome di Pinscher a pelo duro
Tipiche sue caratteristiche sono il temperamento vivace, unito a calma cautela, una buona indole, l’ allegria e la proverbiale devozione al padrone. Ama molto i bambini, è incorruttibile, sveglio, però non abbaia per nulla. Ha organi di senso molto sviluppati: la sua intelligenza, l’adattabilità all’addestramento, il coraggio, la tenacia e la resistenza alle intemperie e alle malattie, fanno sì che lo Schnauzer risponda a tutti i requisiti per essere un eccezionale cane da famiglia, da guardia e da compagnia, che possiede anche le qualità necessarie ad un cane da lavoro.
Tartufo ben sviluppato e sempre nero; le narici sono molto aperte Muso termina in un cono smussato. Canna nasale diritta
Labbra nere, ferme e aderenti, di piatto, alle mascelle. La commessura labiale è chiusa
Mascelle/Denti mascelle forti. La chiusura a forbice, forte e ben sviluppata, è correttamente chiusa e completa; è formata da 42 denti di un bianco puro, secondo la formula dentaria del cane. I masseteri sono molto sviluppati ma senza dare alle guance un rilievo eccessivo che verrebbe ad alterare la forma rettangolare della testa (con la barba)
Occhi di media misura, di forma ovale; guardano in avanti; scuri con vivace espressione. Le palpebre sono ben aderenti al globo oculare
Orecchi ripiegati e pendenti, inseriti alti, a forma di V, portati simmetricamente, puntano in avanti verso le tempie, con i bordi interni che aderiscono alle guance; le pieghe parallele non dovrebbero superare il livello del cranio.
Simona Capriotti
via Adamello, 30 – 63074 San Benedetto del Tronto (AP)
tel. 3662656595 – 3356857058
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